Foto georeferenziate: uno strumento utile per mappare i tuoi ricordi
Se quando viaggi ti piace immortalare le tue destinazioni e creare dei ricordi visivi indimenticabili, la georeferenziazione delle foto è uno strumento che potrebbe fare al caso tuo.
Immagina la comodità di poter sapere con precisione dove è stata scattata un’immagine: non solo avrai sempre una mappa ben custodita dei tuoi ricordi anche quando riguarderai le foto a distanza di anni, ma questo ti permetterà anche di organizzare in maniera impeccabile i tuoi album fotografici, ordinando le foto senza la preoccupazione di non ricordare qualche dettaglio importante sui luoghi che hai visitato.
Queste informazioni potrebbero esserti utili, ad esempio, durante la realizzazione di un reportage fotografico, soprattutto se in luoghi che non frequenti spesso e che sarebbe difficile riconoscere nei dettagli una volta tornato.
Vediamo quindi cosa sono le foto georeferenziate e come possono esserti utili per la creazione di un portfolio sempre più accurato.
Cosa sono le foto georeferenziate?
Le foto georeferenziate sono immagini alle quali vengono associati dei dati specifici, i cosiddetti marcatori geografici: latitudine, longitudine, altitudine.
Grazie alle possibilità offerte dal GPS (Global Positioning System), uno strumento ormai irrinunciabile per moltissimi servizi, anche le tue fotografie potranno trovare una collocazione sempre più precisa sulla mappa. Il geotag di una foto ti permetterà di salvare le coordinate GPS del luogo in cui sono state scattate, dando quindi all’immagine un valore informativo in più.
La georeferenziazione è fondamentale in vari ambiti, perché permette agli utenti di ritrovare con facilità il luogo di realizzazione di un’immagine, facilitandone in questo modo anche la catalogazione.
Nel tuo caso, sia che fotografi per passione sia che tu lo faccia per lavoro, ti aiuterà a ricostruire con esattezza i tuoi movimenti durante le uscite fotografiche e di ritrovare i punti migliori da cui immortalare dei magnifici scatti.
Geotagging delle fotografie e formato Exif
Il GeoTagging si basa sul formato Exif (Exchangeable image file format), adottato universalmente da fotocamere digitali e smartphone per incorporare diverse informazioni relative all’immagine catturata, come ad esempio il tipo di fotocamera utilizzata, i dettagli dell’esposizione, la distanza focale di scatto, il tempo di esposizione impostato e il valore del diaframma.
Aggiungere un geotag a una foto significa semplicemente arricchire queste informazioni con i metadati geografici relativi al luogo dello scatto.
Come georeferenziare una foto
Nella pratica, vediamo ora come georeferenziare (o geotaggare) una foto. Esistono due metodi principali per farlo: automatico e manuale.
- Il metodo automatico utilizza il GPS integrato in dispositivi come smartphone e fotocamere moderne, che registrano automaticamente i dati GPS al momento dello scatto.
- Il metodo manuale, invece, implica l’aggiunta di coordinate a foto che non sono state originariamente geotaggate, utilizzando software specifici o piattaforme di editing.
Nel primo caso, il ricevitore GPS del dispositivo che stai utilizzando acquisirà da solo le informazioni utili, dunque ti basterà controllare le impostazioni per verificare che questa funzionalità sia attiva.
Il metodo manuale invece è utile in quei casi nei quali il sistema GPS non è integrato, manca oppure ne viene utilizzato uno esterno. In questo caso puoi utilizzare software o app specifiche che ti consentano di inserire manualmente i dati GPS, oppure di sincronizzarli con dei tracciati ottenuti con un altro strumento durante le tue escursioni fotografiche all’aperto.
Geotagging automatico tramite fotocamere e smartphone
Il geotagging automatico delle foto semplifica il processo di georeferenziazione dell’immagine, assicurando precisione e risparmio di tempo. Inoltre, permette una immediata compatibilità con software e piattaforme che utilizzano dati geografici, facilitando la condivisione e l’analisi delle informazioni.
Per abilitare la geolocalizzazione, basterà accedere alle impostazioni della fotocamera o dello smartphone e attivare il servizio di localizzazione. È importante anche verificare che l’applicazione utilizzata per scattare foto abbia i permessi necessari per accedere ai dati GPS e possa dunque ricevere e registrare le indicazioni geografiche dello scatto.
Per quanto riguarda il salvataggio delle immagini, prendiamo ad esempio l’iPhone: questi smartphone hanno già una funzionalità incorporata che ti permetterà di vedere le immagini all’interno dell’album già organizzate in base all’area geografica in cui sono state realizzate.
Georeferenziazione manuale di foto esistenti
Come abbiamo detto, il metodo manuale di aggiunta del geotag alle foto viene in nostro aiuto nel momento in cui non abbiamo un sistema GPS integrato nel nostro dispositivo.
Software come Adobe Lightroom, Google Photos, e app specializzate come Geotag Photos Pro sono strumenti utili per aggiungere manualmente i geotag alle foto. Questi programmi offrono anche funzioni di sincronizzazione di tracce GPS che permettono di associare le foto a percorsi pre-registrati. Il processo include la selezione della foto, e l’inserimento delle coordinate GPS attraverso il software, assicurandosi di salvare i metadati in modo permanente all’interno del file dell’immagine.
Se volessi invece sincronizzare i dati dei tuoi scatti con un tracciato GPS acquisito da un altro dispositivo, esistono dei software che possono incrociare velocemente l’ora esatta in cui la fotografia è stata scattata e andare a individuare lo stesso orario sulla traccia GPS, in modo da ricavarne le coordinate geografiche accurate e associarle all’immagine.
Leggere e interpretare i geotag delle foto
Non servono software particolari per visualizzare e leggere i metadati GPS delle immagini, perché molti dispositivi hanno già la possibilità di farlo, senza ricorrere ad altre app.
Quando importi le tue fotografie sul computer o nell’album foto dello smartphone potrai subito visualizzare e analizzare le informazioni geografiche associate alle immagini.
La questione della privacy nella georeferenziazione delle foto
La georeferenziazione delle fotografie, e il conseguente salvataggio di questi metadati nel file dell’immagine, può sollevare alcune questioni relative alla privacy.
Se il tema ti sta a cuore, puoi premurarti di rimuovere o modificare i dati geografici della foto prima di condividerla pubblicamente, ma anche disabilitare la geolocalizzazione quando non è strettamente necessaria.
Per costruire una mappa dei propri ricordi su carta stampata invece i metadati con geotag possono essere davvero una risorsa: immagina di ripercorrere tutti i tuoi scatti e di poter conoscere alla perfezione la posizione dello scatto. Avrai un criterio in più per organizzare le tue fotografie più belle e realizzare dei fotolibri di viaggio, dei fotoquadri e tante altre stampe fotografiche!
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